Dalla nostra ricerca emerge che nel 2022 l’e-commerce sarà contraddistinto da iniziative volte a migliorare la sostenibilità ambientale, contrastare le frodi e sbloccare nuovi canali di crescita.
Negli ultimi anni siamo stati testimoni di una crescita esponenziale dell’e-commerce. Una tendenza che proseguirà nel 2022, con un fatturato globale del settore che si stima supererà i 5,5 trilioni di dollari.
La crescita sarà favorita dall’utilizzo sempre più diffuso, da parte dei consumatori, del commercio digitale, un fenomeno che si è manifestato negli ultimi diciotto mesi. Tuttavia questo sarà anche l’anno in cui i brand dell'e-commerce sfrutteranno questa accelerazione della trasformazione per definire nuovi business model incentrati sui pagamenti digitali.
Per capire meglio le opportunità e le sfide del 2022 abbiamo condotto un’indagine presso oltre 1.000 aziende dell’e-commerce e 8.500 consumatori europei. Dall’indagine sono emersi cinque forti trend, che vengono esaminati qui di seguito, e che sono destinati a influire sul'e-commerce e sui pagamenti nei prossimi dodici mesi.
Il 2022 sembra destinato a essere l'anno in cui il commercio sostenibile diventerà la norma. Dalla nostra ricerca risulta che per il 41% degli esercenti e la sostenibilita' ambientale e le catene di fornitura etiche rientrano tra le principali priorità per il 2022.
E questo non solo per soddisfare la domanda di un consumatore sempre più attento al clima. Basti pensare che il 73% preferisce acquistare da marchi sostenibili. Ma anche perché le aziende sono consapevoli del fatto che il cambiamento climatico costituisce un rischio significativo per i profitti. Un quinto delle aziende ha dichiarato che i rischi climatici, come incendi e inondazioni, costituiscono una minaccia per il 2022.
I consumatori sono sempre più interessati a sperimentare nuove modalità per interagire con i brand preferiti, privilegiando i social media. E, nel 2022, il 40% delle aziende ha affermato che sta investendo per migliorare la propria offerta nel social commerce al fine di soddisfare questa domanda.
Tuttavia, nonostante le notevoli potenzialità del social commerce, dai dati in nostro possesso risulta che i marchi devono essere considerati sotto il profilo dell’approccio che adottano. La ricerca evidenzia un pericoloso scetticismo dei consumatori per quanto riguarda la veridicità dei marchi proposti nei feed, oltre a una certa preoccupazione riguardo alle modalità con cui le piattaforme social utilizzano i loro dati.
L’ottimizzazione dei pagamenti dovrebbe essere centrale in ogni strategia di e-commerce, mentre spesso è stata posta in secondo piano. Un atteggiamento che, tuttavia, sta cambiando. La nostra ricerca indica che il 68% delle aziende sta investendo attivamente in tecnologie di pagamento nuove e migliorate.
Alla base di tale investimento c’è una sempre maggiore convinzione che un flusso di pagamenti ottimizzato si traduce in un aumento delle vendite al checkout, proteggendo al contempo i profitti dalle frodi e dalle contestazioni di addebito. Le aziende hanno anche detto di aver capito che i pagamenti sono fondamentali per chiunque abbia l’ambizione di entrare in nuovi mercati e di espandervisi.
Gli intervistati hanno indicato il contrasto alle frodi e i rischi informatici fra le sfide principali per le proprie attività nel 2022. E a ragione. Dall’inizio della pandemia i casi di frode sono aumentati in modo esponenziale e i truffatori diventano sempre più sofisticati, mettendo in campo tutta una serie di nuove tattiche malevole ai danni di aziende e consumatori. Ma anche gli strumenti a disposizione delle aziende per bloccare i truffatori sul nascere non sono da meno. Ne consegue che, nel 2022, le aziende dovranno dotarsi degli strumenti giusti per proteggere i loro profitti e i loro clienti.
Nel 2021 le prime cento piattaforme di marketplace globale hanno realizzato un fatturato di due trilioni di dollari. E gli esperti prevedono che entro il 2025 il 50-70% del commercio digitale passerà attraverso le piattaforme di marketplace. Che cosa significa tutto ciò per gli esercenti dell’e-commerce?
Dalla nostra ricerca emerge un quadro variegato. Da un lato, le aziende vedono i marketplace come una minaccia: il 25% dichiara di temere di perdere quote di mercato a favore di queste piattaforme. Ma, dall'altro, oltre un terzo li considera un'opportunità per acquisire nuovi clienti e aumentare le vendite e si sta organizzando per vendere più prodotti su piattaforme di marketplace di terzi. Di conseguenza, comprendere le minacce e le opportunità legate ai marketplace e definire una strategia efficace sono tra le principali priorità di molte imprese dell’e-commerce per il 2022.
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